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Il Conclave: storia ed aneddoti sull’elezione del Papa

Il conclave è l’assemblea dei cardinali della Chiesa cattolica che si riunisce per eleggere il nuovo Papa. Il termine “conclave” deriva dal latino cum clave (“chiuso a chiave”), a indicare la clausura obbligata dei cardinali fino a quando non sia stato scelto il nuovo Pontefice. Questa tradizione, secolare e solenne, rappresenta uno dei momenti più significativi e rituali della vita della Chiesa cattolica.

Origini storiche del conclave
L’istituzione del conclave risale ufficialmente al XIII secolo, precisamente al 1274, con il Concilio di Lione II, sotto Papa Gregorio X. L’esigenza nacque dopo il più lungo sede vacante (periodo senza Papa) della storia: la morte di Papa Clemente IV nel 1268 portò a una fase di incertezza durata quasi tre anni, in cui i cardinali non riuscivano a raggiungere un accordo. Gli abitanti di Viterbo, città dove si svolgeva l’elezione, esasperati, arrivarono a murare i cardinali nel palazzo episcopale, privandoli di cibo e comfort, per costringerli a una decisione rapida. Da questa esperienza nacque la regola della clausura forzata che caratterizza il conclave.

Come funziona il conclave oggi
Attualmente, le norme che regolano il conclave sono fissate nella costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, promulgata da Giovanni Paolo II nel 1996 (e successivamente aggiornata). Vediamo come si svolge:

1. Convocazione
Dopo la morte o la rinuncia del Papa, si apre il periodo di sede vacante. Il Camerlengo (cardinale incaricato di amministrare la Chiesa in questo periodo) verifica ufficialmente la morte del Pontefice, sigilla gli appartamenti papali e organizza i funerali. Dopo almeno 15 giorni dalla morte, ma non oltre 20, i cardinali si riuniscono per il conclave.

2. Partecipanti
Possono partecipare solo i cardinali che non abbiano compiuto 80 anni al giorno della morte del Papa. Generalmente, il numero massimo di elettori è 120. I cardinali si riuniscono nella Cappella Sistina, famosa per gli affreschi di Michelangelo, e giurano di mantenere il segreto su tutto ciò che riguarda l’elezione.

3. Procedura di voto
Il voto è segreto. Ciascun cardinale scrive il nome del prescelto su una scheda e la depone nell’urna posta sull’altare. Per essere eletto Papa, un candidato deve ottenere una maggioranza di due terzi dei voti. Se dopo diverse votazioni non si raggiunge una decisione, si procede a un ballottaggio tra i due candidati più votati.

4. La famosa fumata
Al termine di ogni sessione di voto, le schede vengono bruciate: se l’elezione non è avvenuta, viene aggiunta una sostanza chimica per produrre fumo nero (fumata nera). Se invece è stato eletto il Papa, il fumo che si leva dalla Cappella Sistina è bianco (fumata bianca), segnale per il mondo intero che l’elezione è avvenuta.

5. L’Annuncio: “Habemus Papam”
Dopo l’accettazione da parte dell’eletto (che deve scegliere un nome pontificale diverso dal suo), il cardinale protodiacono si affaccia al balcone centrale della Basilica di San Pietro e proclama al mondo il celebre “Habemus Papam” (Abbiamo un Papa).

Curiosità e cenni storici

Il conclave più lungo
Come accennato, il conclave più lungo della storia si svolse a Viterbo dal 1268 al 1271. Durò ben 1006 giorni! L’incredibile durata fu dovuta a forti divisioni politiche tra i cardinali, con le influenze di monarchi europei che cercavano di imporre il loro candidato. Solo con le misure drastiche adottate dagli abitanti di Viterbo si giunse infine all’elezione di Papa Gregorio X.

Il conclave più breve
Il conclave più breve si verificò nel 1503, dopo la morte di Papa Pio III, che era stato eletto a sua volta dopo un pontificato durato solo 26 giorni. Il conclave che seguì durò solamente poche ore: Giuliano della Rovere fu eletto praticamente all’unanimità come Papa Giulio II. In tempi più recenti, il conclave del 2013 che portò all’elezione di Papa Francesco durò solo due giorni.

Altre curiosità
Cardinali “papabili”: Alcuni cardinali sono considerati favoriti, ma la storia insegna che spesso il Papa viene scelto tra i meno prevedibili. Celebre il detto latino: “Chi entra Papa in conclave, ne esce cardinale”.

Segreto assoluto: I cardinali sono tenuti al silenzio più totale su ogni aspetto dell’elezione, pena la scomunica automatica (latae sententiae).

L’anello del Pescatore: Dopo l’elezione, il nuovo Papa indossa l’Anello del Pescatore, simbolo del suo ministero petrino. L’anello del Papa precedente viene distrutto per evitare ogni abuso.

Vesti papali: Nella Sala delle Lacrime (una piccola stanza accanto alla Cappella Sistina), il neoeletto Papa si veste per la prima volta con la veste bianca. Si chiama così perché spesso i nuovi Papi si commuovono profondamente in quel momento.